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Te ne sei andato da questo mio sogno leggero,
via come il vento, come se nulla valesse davvero.
L’amore l’ha avvolto quel cielo dipinto di blu,
mentre i tuoi occhi donavan perdono laggiù.
Sei fuggito col vuoto, passerotto smarrito,
hai avvolto i miei sogni in un nodo infinito,
un nodo strappato da ali tremanti nel vento,
che sfiorava il cielo con lieve lamento.
Ma tu non sapevi cos’hai lasciato,
passerottino, dal tempo abbracciato...
Tessevi illusioni che il buio stracciava,
e credevi che l’anima pace trovava?
Ormai la pazienza ha perso ogni senso,
tre anni ho vissuto in un dolore intenso.
Ricordo il mio tocco alla porta chiusa,
che apriva soltanto un sogno, una scusa.
Quel sogno è svanito, lontano è volato,
in un sepolcro profondo è stato lasciato.
Nulla è rimasto, se non memoria e ferita,
e una speranza che l’oblio mi dia vita.
Addio per sempre, piccolo passerotto.
